Our Location
Via Goceano 2
Alghero (SS) 07041
“Verniciare un mobile senza carteggiare, non è possibile!” Chissà quante volte te lo sarai sentito ripetere. Tu esprimevi la tua domanda, che era frutto del tuo legittimo desiderio di risparmiare tempo e fatica, e l’esperto della situazione ti gelava con un’occhiataccia e quella risposta secca secca.
Eppure, i tempi cambiano, le cose si evolvono, e talvolta ciò che fino a ieri sembrava impossibile da realizzare, in un colpo diventa una splendida realtà. E così grazie ad un tipo di pittura altamente innovativa (chalk paint) anche verniciare un mobile senza carteggiare le superfici in modo preventivo è diventata cosa possibile e consigliabile.
Insomma, anche se per una vita intera ti hanno detto e ripetuto che prima di rinnovare un mobile in legno, in particolare se lucido, dovevi scartavetrare la superficie, ora sai che hai a disposizione un’alternativa. E che alternativa!
Per comprendere meglio la portata di questa piccola rivoluzione, ti ricordo che il sistema tradizionale, per procedere alla verniciatura di un mobile in legno, prevede:
Adesso confrontalo col nuovo sistema (cioè: verniciare un mobile senza carteggiare), che prevede l’utilizzo della chalk-paint e traine le tue libere conclusioni: smontaggio accessori, pulizia del mobile, verniciatura su due mani più sigillante protettivo. Finito!
Una procedura veloce, semplice e accessibile a chiunque, che non offende i polmoni e delizia il naso con le delicate fragranze sprigionate dai prodotti utilizzati.
Non so se sei d’accordo con me, ma mi pare evidente che la risposta alla domanda “senza carteggiare posso verniciare un mobile?” sia senz’altro affermativa. Grazie al nuovo sistema “chalk paint“, verniciare un mobile senza carteggiare, è una splendida realtà ed è anche la modalità operativa che meglio si adatta alla nostra situazione tipo. Non tanto perché non abbiamo le competenze tecniche per procedere col sistema tradizionale, ma piuttosto perché ci troviamo ad eseguire i nostri lavori dentro casa. Un ambiente che spesso condividiamo con le persone più care.
La garanzia di utilizzare prodotti vernicianti a base d’acqua che non contengono solventi chimici, credo sia la migliore spinta ad adottare questo sistema piuttosto che un altro.
Se fino ad oggi non avevi mai sentito parlare di questa pittura “miracolosa” che viene chiamata “Chalk Paint“, ti suggerisco di leggere il mio articolo sull’argomento: Chalk paint, cos’è, a cosa serve e dove trovarla.
Prima che tu abbia a pentirti di ciò che stai per fare, assicurati che il mobile che hai deciso di portare a nuova vita sia soltanto “vecchio” e non “antico“.
Poniamo infatti che il pezzo in questione sia un pezzo d’antiquariato di gran valore, è più probabile che abbia bisogno di un ripristino che segua la fattura originale, piuttosto che un semplice cambio di colore.
Ti confesso che in questo caso, se fosse mio, lo affiderei alle sapienti mani di un restauratore certificato.
Nel caso invece che il mobile non sia affatto antico, ma solo vecchio, ed il suo unico valore fosse quello di tipo affettivo, beh, allora non ci penserei due volte e mi metterei subito al lavoro.
E allora, come prima cosa, non dimenticare di fare qualche foto prima di iniziare a lavorare sul mobile. In questo modo potrai confrontarle con quelle che farai a lavoro ultimato.
Quando lo vedrai stenterai a credere di averlo fatto con le tue mani!
Siamo pronti per cominciare?
Bene, partiamo come al solito dal vedere la lista di tutto l’occorrente:
Cominciamo le operazioni che ci condurranno a verniciare un mobile senza carteggiare, con una operazione davvero semplice.
Si tratta di smontare tutti quei piccoli accessori che potrebbero darci fastidio durante la verniciatura. Ad esempio: pomelli, maniglie, chiavi, cerniere, targhette e cose simili.
Nel caso siano difficoltosi da levare, puoi decidere di ricoprirli con la carta gommata adesiva, ma dovrai fare un lavoro di grande precisione sui contorni dei piccoli accessori.
A volte capita di recuperare qualche bel mobiletto ad un solo passo dalla discarica. O meglio, un attimo prima che ci finisca per davvero. E in quei casi non c’è da meravigliarsi che lo si trovi in condizioni non ottimali.
Nel caso tu voglia procedere a verniciare un mobile senza carteggiare, dovrai dunque prepararti, ma solo in questi casi, a stuccare eventuali parti danneggiate del mobile, ad esempio solchi e graffiature varie. Viceversa, potrai passare direttamente alla fase successiva.
Nel caso sia necessario, prendi una piccola spatola e applica lo stucco direttamente sul solco o sul foro (va bene anche lo stucco tipo francese), fino a riempire completamente la cavità. Poi, con il movimento della spatolina, cerca di ottenere una superficie liscia e complanare rispetto al resto.
Come vedi, una operazione molto semplice.
L’unica seccatura è che questa operazione ti costringerà ad attendere dalle 24 alle 48 ore prima di poter riprendere il lavoro. E invece, se sei come me, non vedrai l’ora di procedere per raggiungere l’obiettivo. Inoltre prima di ricominciare il lavoro dovrai procedere a carteggiare le parti stuccate, sì in questo caso è necessario, in modo da renderle lisce e complanari rispetto al resto.
Bene, che tu abbia eseguito o meno la fase della stuccatura, ora ti dovrai concentrare con grande attenzione al lavoro di pulizia: il vero e unico segreto per ottenere una verniciatura all’altezza delle tue aspettative e del giudizio critico di eventuali osservatori.
Ricorda dunque che nel caso tu voglia procedere a verniciare un mobile senza carteggiare, una pulizia accurata è assolutamente fondamentale per la buona presa della pittura e per la riuscita del tuo lavoro.
Qualora dovessero rimanere piccole parti “grasse o sporche” noteresti subito che la pittura vi “scivola” sopra senza fare presa, costringendoti a fermarti per procedere ad una pulizia supplementare.
Detto ciò, esegui questo lavoro con grande scrupolo e pignoleria.
Prendi mezzo bicchiere di ammoniaca, 3 cucchiai di bicarbonato, e scioglili in 1 lt. d’acqua tiepida.
Imbevi il panno in microfibra nella soluzione che hai preparato e passalo sulla superficie del mobile con estrema cura. E comunque fino a che non avrai la sicurezza di aver pulito bene.
Hai smontato gli accessori, fatto qualche piccola stuccatura ed eseguito la pulizia ad opera d’arte. Bene, preparati perché adesso arriva il bello!
Probabilmente per il tuo lavoro di restyling avrai già scelto il colore da utilizzare, ma nel caso avessi ancora qualche dubbio, ti ho preparato una pratica cartella colori in modo da aiutarti nella scelta.
Tieni conto che le possibilità sono praticamente infinite. Non ci sono limiti alle combinazioni di colore che potrai ottenere mescolando fra loro due, tre, o anche quattro colori diversi.
Indossa il tuo bel grembiule, un paio di guanti in lattice per evitare di sporcarti le mani, e preparati a spennellare.
Prendi dunque il barattolo della tua chalk paint preferita e prima di tutto gira la pittura aiutandoti con un bastoncino.
In sostanza devi fare in modo che i pigmenti depositati sul fondo riemergano.
Dopo questa operazione preliminare potrai procedere direttamente con la stesura della prima mano. Dovrai darla pura, e quindi senza nessuna diluizione, utilizzando un semplice pennello piatto, ma dovrai metterci grande concentrazione. In questa fase infatti dovrai stendere bene la pittura in modo da evitare gocciolamenti, rilievi, o zone a bassa copertura.
Se accetti di buon grado un mio consiglio, ricordati di partire sempre dall’alto e poi piano piano arriva alle parti più basse. Su qualsiasi superficie inizia sempre dagli angoli e per ottenere un risultato uniforme mantieni sempre la stessa direzione, se possibile lungo le venature del legno.
Infine, evita di ripassare tante volte su uno stesso punto. Piuttosto fai in modo che la stesura della pittura sia ben uniforme e coprente fin dalla prima passata.
Non verniciare mai i lati interni o altre parti non visibili. In particolare evita di applicare la pittura sulle parti laterali dei cassetti, potrebbe ostacolarne il movimento.
La prima mano è stesa e hai messo tutta l’attenzione del mondo per evitare gocciolamenti e zone di scarsità. Eri così concentrata che non ti sei nemmeno resa conto che la pittura stava facendo presa anche senza aver prima carteggiato le superficie.
Questo è reso possibile dalla particolare formulazione della pittura che è ricca di pigmenti a base gessosa. Se ti interessa saperne di più sulle caratteristiche di questa pittura puoi leggere la mia guida sull’argomento: chalk-paint, cosa è, a cosa serve e dove trovarla.
Ma, adesso? Devi aspettare che asciughi e tu invece hai solo questa giornata libera per fare il lavoro. O comunque, non hai nessuna voglia di aspettare fino a domani!
Ti capisco, succede anche a me, ma per fortuna c’è un rimedio facile facile.
Vai nella stanza da bagno e prendi l’asciugacapelli d’emergenza.
Ora collegalo alla presa elettrica e dirigi l’aria calda sulle parti pitturate, muovendo il getto come fosse un pennello per facilitare l’asciugatura su tutte le parti. Hai visto? C’è sempre una soluzione per tutto.
A questo punto puoi senz’altro procedere alla seconda mano.
Prepara la pittura, ma attenzione che questa volta dovrai diluirla di circa un 20%. Per farlo puoi usare normale acqua del rubinetto. Dopodiché ripeti le stesse operazioni fatte in precedenza e vai a uniformare il tutto.
Siamo alle battute finali.
Hai steso uniformemente la seconda mano e atteso qualche ora che la pittura finisse di asciugare per bene (naturalmente, se preferisci puoi usare sempre la tecnica dell’asciugacapelli…).
A questo punto, quando sarai sicura che la pittura è davvero asciutta, non solo in superficie, ma anche in profondità, non resta altro da fare che passare alla fase di sigillatura. Come? Niente di più semplice e divertente.
Voglio anche segnalarti che la sigillatura eseguita con la cera è adatta solo per superfici a bassa usura, come ad esempio quella di una cornice o un comodino.
Qualora invece ti trovassi ad avere a che fare con superfici ad alta usura, come potrebbe essere una cucina, un mobile da bagno, o tavoli e sedie, dovrai necessariamente utilizzare un protettivo liquido. E in questo caso stenderne almeno due o più mani (diluito con acqua al 40%).
A questo punto del lavoro è facile cominciare a sentire una certa soddisfazione. Abbiamo cominciato questo tutorial domandandoci “Senza carteggiare posso verniciare un mobile?” Bene, ora sai che Verniciare un mobile senza carteggiare è facile e possibile, basta usare la tecnica e il prodotto giusto.
E ora, non solo non devi provare imbarazzo nel sentirti soddisfatta, ma anzi, lasciare che questa bella e sana sensazione ti pervada completamente. In fondo sei stata bravissima e ti capirò senza alcuna difficoltà se già adesso non vedi l’ora di poterne fare un altro. Non prima però di aver completato l’opera: rimetti nella loro sede gli accessori che avevi tolto e togli eventuali mascherature di carta gommata.
Fatti dunque i complimenti e non esitare a mandarci le foto del tuo lavoro.
Come? Vai sulla pagina facebook di HABBY e iscriviti al gruppo “Gli specialisti del fai da te“. Appena riceverai l’autorizzazione, sarai pronta per pubblicare e condividere con tutti noi i tuoi magnifici lavori.
Mi raccomando però! Ora che hai imparato come fare, continua ad impratichirti. La prossima volta magari ti spiegherò qualche tecnica speciale di decorazione. Per adesso mi limiterò a ricordarti di chiudere bene tutti i barattoli che hai utilizzato e procedere a lavare con cura i pennelli. In questo modo potrai utilizzarli molte altre volte.
Se non lo hai mai fatto e hai qualche dubbio su come procedere, ti suggerisco di leggere la mia piccola guida su come pulire i pennelli dopo la verniciatura.
Se invece vuoi perfezionarti partecipando a un corso, non esitare a contattarci.
In ogni caso, continua a seguirci
Bye bye, Irene 🙂
Se vuoi saperne di più sulla tecnica più tradizionale (con carteggiatura, fondo, ecc.) ti potrebbe essere utile leggere anche: